domenica 4 ottobre 2020

Il fiume sesia e crollo del ponte tra Gattinara e Romagnano

 

Regime idrologico

Il Sesia, pur usufruendo dell'alimentazione nivale datagli del ghiacciaio del Monte Rosa, è un fiume dal regime estremamente torrentizio: a fronte di un modulo medio annuo di ben 70 m³/s (il 6° per importanza tra gli affluenti del Po), il fiume può subire nelle estati più siccitose magre rilevantissime (anche di pochissimi m³/s), soprattutto a causa dell'intensissimo sfruttamento delle sue acque per l'irrigazione. Dalla confluenza con il Cervo, il regime diviene molto più regolare.

Al contrario, in caso di precipitazioni eccezionali in alta Valsesia (vedi nel 1968, 1994, 2000 o nel 2020) il fiume può raggiungere anche valori di piena impressionanti di ben 5.500 - 6.000 m³/s, i più elevati in assoluto tra gli affluenti del Po, tanto da riuscire ad influenzarne pesantemente le piene.

Proprio nel 1968, dopo svariati giorni di pioggia che devastarono tutta la zona del Biellese e la Valsesia, il fiume ruppe ampi tratti del suo argine destro alluvionando parte della città di Vercelli, oltre ad ampie zone sulla riva sinistra, soprattutto nei comuni di Villata e Borgo Vercelli. Anche il 3 ottobre 2020, dopo incessanti piogge, il fiume è uscito dagli argini allagando diverse zone del Vercellese e provocando il crollo del ponte che collegava Gattinara e Romagnano Sesia